OUBLIETTE MAGAZINE – RECENSIONE

“Quando le ore e i minuti sono   uguali”, EP dei Melatti

“Quando le ore e i minuti sono uguali”, EP dei Melatti

ago 27, 2012

I Melatti nascono a Roma nel 2005 dalla mente di Alberto Fiori e Menotti Minervini, a cui si aggiungono poco dopo  Andy Bartolucci e Giorgio Amendolara. Il loro suono è stato definito dai critici “pop intellettuale”, per il modo di approcciarsi ai testi, alle armonie e agli arrangiamenti.

Dopo due singoli (E così è l’amore e L’uomo più fortunato), escono ora con un EP di cinque brani dal titolo “Quando le ore e i minuti sono uguali” (Delta Top), in cui spicca la canzone Avanzo, eletta nuovo singolo e scritta in onore del giornalista Giuseppe D’Avanzo, che vede la partecipazione di David Rhodes, chitarrista di Peter Gabriel.

In un altro brano, Empatia, troviamo Marco Morandi che si è occupato di tutta la sezione archi, scrivendo e suonando violino e violoncello. Il tutto è stato masterizzato da Christian Wright (Muse, Keane etc.) presso gli Abbey Road Studio di Londra.

Bio:

Una mela, una T disegnata al centro, è così che nascono i Melatti. Un omaggio al cognome della madre del cantante Alberto, scomparsa da poco e la voglia di creare una band che coniugasse qualità poetiche e musicali. E’ qui che si incentra tutto il loro stile, testi mai lasciati al caso e un’attenzione particolare alle armonie, mai fatte cadere nel già sentito più scontato.
Alberto Fiori, fondatore, autore e voce della band vuole vicino a se solo musicsti ai quali poter consegnare a occhi chiusi le chiavi di questo progetto.L’amicizia e la stima professionale nei confronti del bassista Menotti Minervini, fanno si che le note più basse gli venissero affidate già da subito. Andy Bartolucci fu inevitabilmente invitato a prendersi cura della sezione ritmica. L’eterna collaborazione con Menotti e le sue immense qualità umane, l’hanno reso pedina fondamentale di uno scacchiere quasi completo. Le armonie dovevano essere affidate a qualcuno che potesse coniugare al massimo le qualità di pianista a quelle di mago dei sintetizzatori; un suono acustico contaminato dall’elettronica, questo doveva essere il suono dei Melatti.

Giorgio Amendolara possedeva queste qualità e l’amicizia che lo legava a tutti i componenti della band, lo portò a prendersi cura di tutti i tasti bianchi e neri, manopole comprese. Cosa ha accomunato subito i quattro musicisti lo si può spiegare facendo nomi di artisti come Beatles, Genesis, Gabriel, Fossati, Paul Weller, Banco del Mutuo Soccorso. Alberto compose il primo brano immaginando l’Universo come l’unica unità di misura possibile per poter capire la grandezza dell’amore. Nacque così la canzone “E così è l’amore”.Il brano diede modo alla band di essere presi in considerazione dalla Believe Digital di Parigi, la quale li mise subito sotto contratto, distribuendoli in tutti i “digital store” della Rete, in oltre 240 paesi.La canzone ebbe subito un ottimo successo di critica, che la definì come “un brano dalla rara bellezza poetica e un sound che fa presa ed è efficace”.

Gli studenti di una scuola superiore di Roma ( Visconti) presero il brano come punto di riferimento per creare a loro volta opere d’arte di vario tipo, che fossero incentrate sul tema “Universo e Amore”. Ne nacque una manifestazione e un concorso che valsero agli studenti dei crediti in sede di esame. I Melatti omaggiarono il tutto creando un video musicale che racchiudesse tutte queste opere e suonando in concerto durante le premiazioni.

Si passò subito alla lavorazione del secondo brano “L’uomo più fortunato”, scritto sempre da Alberto Fiori. La canzone nacque grazie a un gatto dall’aspetto randagio che una mattina di primavera s’imbatté nello sguardo attento di Alberto, sempre pronto a cogliere spunti da cui trarre metafore e similitudini. Quel gatto era stato preso a ben volere dal custode di una delle più belle ville di Roma. La storia d’amore che stava vivendo Alberto in quel momento fece il resto.L’uomo più fortunato ha da subito collezionato varie interviste, confermando il discorso lasciato in sospeso dal primo lavoro presentato.“Il brano è originale e raffinato, ma anche di piacevole e facile ascolto; sperimentazione sonora e linguistica si coniugano alla perfezione in un pezzo che può essere analizzato o dedicato con semplicità” EBGfr.

Dopo aver affidato il mastering del primo brano “E così è l’amore” a Hans Dekline, ottimo producer di Los Angeles, questa volta i Melatti hanno puntato agli Abbey Road Studios di Londra per definire il suono finale de “L’uomo più fortunato”.
Vengono scelti per aprire la tappa romana del tour europeo del David Rhodes Trio (David Rhodes, Ged Lynch e Charlie Jones), dove presentano in anteprima il loro prossimo singolo “Sono davanti a te”, che li vede ancora in studio per le lavorazioni finali.

Componenti:

Alberto Fiori: voce
Menotti Minervini: Basso
Giorgio Amendolara: Pianoforte e tastiere
Andy Bartolucci: Batteria

 

Tracklist:

01 – E così è l’amore

02 – L’uomo più fortunato

03 – Sono davanti a te

04 – Avanzo (feat. David Rhodes)

05 – Empatia

 

Info:

https://www.facebook.com/pages/Melatti/32672856506

http://www.melatti.it/

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